• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to footer
  • HOME
  • ABOUT CHINA
    • NEWS
    • TESTIMONIES
    • OP-EDS
    • FEATURED
    • GLOSSARY
    • CHINA PERSECUTION MAP
  • FROM THE WORLD
    • NEWS
    • OP-EDS
    • FEATURED
    • TESTIMONIES
  • INTERVIEWS
  • DOCUMENTS AND TRANSLATIONS
    • DOCUMENTS
    • THE TAI JI MEN CASE
    • TRANSLATIONS
  • EVENTS
  • ABOUT
  • EDITORIAL BOARD
  • TOPICS

Bitter Winter

A magazine on religious liberty and human rights

three friends of winter
Home / Documents and Translations

Pretesti per un’invasione. Il mito dei “colpi di stato americani” in Ucraina. 1. La rivoluzione arancione del 2004

04/15/2022Massimo Introvigne |

La Russia e i suoi fan presentano la guerra del 2022 come una conseguenza dei “golpe” del 2004 e 2014. Ma non ci sono stati colpi di stato.

di Massimo Introvigne

Articolo 1 di 4

The 2004 Orange protests in Kiev, Ucraina.
Le proteste “arancioni” del 2004 a Kiev. Crediti.

Uno degli argomenti più popolari della propaganda russa, che purtroppo è preso per buono da un certo numero di occidentali manipolati o creduloni, è che tutto quello che è successo in Ucraina dal 2014, compresa l’invasione del 2022, deriva dai “colpi di stato” del 2004 e del 2014, con i quali gli Stati Uniti avrebbero orchestrato, per due volte, la cacciata del presidente filorusso Viktor Yanukovych, che era stato legittimamente eletto.

Questo argomento è falso. Non esiste nessun colpo di stato. Lo spiegherò nel dettaglio in una serie di quattro articoli, che discuteranno anche altri miti sull’Ucraina.

In realtà, le affermazioni che gli Stati Uniti hanno organizzato “colpi di stato” in Ucraina partono dalla prima rivolta di Piazza Maidan del 2004. La rivolta del 2004 e quella del 2014 sono diverse, anche se entrambe erano dirette contro lo stesso politico filorusso, Yanukovych. Per distinguere le due rivolte di Maidan, la seconda è generalmente chiamata Euromaidan, e la prima è chiamata rivoluzione arancione.

Il 21 novembre 2004, il secondo turno delle elezioni presidenziali in Ucraina ha contrapposto il primo ministro Viktor Yanukovych al leader dell’opposizione Viktor Yushchenko. Yanukovych aveva la reputazione di essere filorusso, e certamente la Russia preferiva una sua vittoria, ma la Russia non era l’unico tema della campagna elettorale. Dopo che la maggior parte dei media aveva iniziato a commentare la vittoria di Yushchenko sulla base degli exit poll e delle proiezioni, sorprendentemente la Commissione Elettorale Centrale ha annunciato che Yanukovych aveva vinto. Putin si è immediatamente congratulato con Yanukovych per la sua “elezione”.

Yanukovych con Putin.
Yanukovych con Putin. Crediti.

Su invito del governo ucraino, di cui Yanukovych era primo ministro, l’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) aveva inviato più di 500 osservatori per controllare le elezioni. Ho lavorato io stesso all’OSCE, e considero ridicolo qualsiasi tentativo di dipingerla come una marionetta degli Stati Uniti. La Russia, la Bielorussia e le repubbliche filorusse dell’Asia centrale sono tutti Stati partecipanti all’OSCE, e gli osservatori del 2004 provenivano da 46 Paesi diversi.

Gli osservatori dell’OSCE si sono rifiutati di certificare la correttezza del ballottaggio del 21 novembre e hanno concluso che c’erano stati massicci brogli elettorali. Per esempio, in uno dei distretti del Donbass, un’area fortemente pro-Yanukovych, l’affluenza sarebbe stata del 127%. Un’affluenza alle urne che si avvicina al 100% è già sospetta in qualunque Paese, ma il 127% è un record mondiale e una chiara prova di frode.

Per protestare contro i brogli elettorali, molti ucraini sono scesi in piazza in quella che è stata chiamata la rivoluzione arancione. Sicuramente anche a causa di queste proteste, il Parlamento ucraino il 1° dicembre ha approvato una risoluzione contro Yanukovych.

L’opposizione aveva anche presentato una petizione alla Corte Suprema, che il 3 dicembre 2004 ha stabilito che c’erano prove concrete di brogli elettorali, ma ha dichiarato di non essere in grado di proclamare Yushchenko vincitore. Invece, la Corte Suprema ha ordinato una ripetizione del secondo turno delle votazioni, invitando nuovamente gli osservatori dell’OSCE. Il nuovo secondo turno elettorale ha avuto luogo il 26 dicembre. È stato certificato dall’OSCE come corretto, e ha dato a Yushchenko il 51,99% dei voti contro il 44,20% di Yanukovych. Questi risultati erano simili alle proiezioni dei media del 21 novembre.

Yanukovych ha sostenuto che queste proiezioni derivavano da pregiudizi dei media contro di lui. È possibile, ma l’OSCE non si è basata sulla discrepanza tra le proiezioni dei media e i risultati per dichiarare le elezioni del 21 novembre fraudolente. Si è basata su quello che i suoi osservatori hanno visto.

Dimostranti durante la rivoluzione arancione.
Dimostranti durante la rivoluzione arancione. Crediti.

C’è stato un primo colpo di stato contro Yanukovych nel 2004? La risposta è no. Come accade negli Stati Uniti e nella maggior parte degli altri Paesi democratici, la Corte Suprema dell’Ucraina aveva il potere di decidere sulla validità delle elezioni, e decise che il ballottaggio doveva essere ripetuto a causa dei brogli perpetrati il 21 novembre.

La rivoluzione arancione è stata organizzata dagli Stati Uniti? Anche qui la risposta è no. Le proteste contro i brogli elettorali sono state spontanee e diffuse. Il fatto che gli Stati Uniti e l’Unione Europea abbiano rifiutato di riconoscere Yanukovych come presidente eletto può aver incoraggiato i manifestanti e anche il Parlamento e la Corte Suprema, ma non ha creato le loro proteste e decisioni.

Raramente menzionato è anche il ruolo russo nel sostenere le proteste pro-Yanukovych nel Donbass e in Crimea, le sue roccaforti elettorali, dove le richieste di separatismo hanno cominciato a farsi sentire. I sostenitori di Yanukovych di queste regioni sono andati a Kiev per opporsi alla rivoluzione arancione, ma sono stati travolti dai manifestanti anti-Yanukovych, che sono stati valutati in un milione.

La rivoluzione arancione in Ucraina è stata studiata come il modello delle “rivoluzioni colorate”, anche se è stata preceduta dalla “rivoluzione delle rose” in Georgia nel 2003, e c’erano stati precedenti anche in Slovacchia e Serbia. Sia la Russia sia la Cina hanno dipinto le “rivoluzioni colorate” come complotti americani per rovesciare governi filorussi o filocinesi. Hanno trovato sostegno per le loro critiche alle “rivoluzioni colorate” in libri e articoli di giornalisti occidentali. Anche la Russia ha cercato di adottare la stessa strategia. Le proteste in Crimea e Donbass nel 2014, la cosiddetta “primavera russa” su cui torneremo in un altro articolo di questa serie, sono state descritte come una “rivoluzione colorata” alimentata dalla Russia.

Francobollo ucraino che celebra la rivoluzione arancione, 2005.
Francobollo ucraino che celebra la rivoluzione arancione, 2005. Crediti.

Ci sono ormai seri studi accademici sulle rivoluzioni colorate. Pur considerando le influenze straniere – sia da parte dell’Occidente sia della Russia (e della Cina, quando le rivoluzioni colorate sono scoppiate in Asia centrale) – questi studi hanno ricostruito le rivoluzioni colorate come derivanti principalmente da aspettative di democrazia che sono state deluse da governi che hanno fatto ampio ricorso alla corruzione e ai brogli elettorali. Ben poche rivoluzioni nella storia sono avvenute senza il sostegno di certi Paesi stranieri – e l’ostilità di altri. L’elemento specifico delle rivoluzioni colorate non è il sostegno americano e l’ostilità russo-cinese. È il loro essere radicate in una specifica situazione post-guerra fredda, in Paesi dove la democrazia è stata promessa ma non realizzata.

Le rivoluzioni colorate sono avvenute tipicamente in contesti semi-autoritari, e allo stesso tempo semi-democratici, che hanno permesso un limitato ma reale sviluppo di una società civile indipendente, comprese ONG e un’università e una stampa relativamente libere. Chiaramente, ci sono state differenze tra le rivoluzioni colorate nei diversi Paesi. Tipicamente, nel caso della rivoluzione arancione ucraina del 2004, la società civile delle grandi città è scesa in piazza per protestare contro i brogli in elezioni che non erano state condotte secondo gli standard democratici. Il sostegno occidentale, unito all’ostilità russa, ha dato impulso alla rivoluzione colorata ucraina: ma non l’ha creata.

Tagged With: Ukraine

Massimo Introvigne
Massimo Introvigne

Massimo Introvigne (born June 14, 1955 in Rome) is an Italian sociologist of religions. He is the founder and managing director of the Center for Studies on New Religions (CESNUR), an international network of scholars who study new religious movements. Introvigne is the author of some 70 books and more than 100 articles in the field of sociology of religion. He was the main author of the Enciclopedia delle religioni in Italia (Encyclopedia of Religions in Italy). He is a member of the editorial board for the Interdisciplinary Journal of Research on Religion and of the executive board of University of California Press’ Nova Religio.  From January 5 to December 31, 2011, he has served as the “Representative on combating racism, xenophobia and discrimination, with a special focus on discrimination against Christians and members of other religions” of the Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE). From 2012 to 2015 he served as chairperson of the Observatory of Religious Liberty, instituted by the Italian Ministry of Foreign Affairs in order to monitor problems of religious liberty on a worldwide scale.

www.cesnur.org/

Related articles

  • Russian Orthodox Leader: Ukraine is a Catholic Conspiracy, the Pope is a Monster and a Thief

    Russian Orthodox Leader: Ukraine is a Catholic Conspiracy, the Pope is a Monster and a Thief

  • Russian Anti-Cult Leader: “The US and Ukraine Use Satanists to Destroy the Whole Orthodox World”

    Russian Anti-Cult Leader: “The US and Ukraine Use Satanists to Destroy the Whole Orthodox World”

  • 82 Ukrainian Academics Ask France to Stop Supporting the Anti-Cult Federation FECRIS

    82 Ukrainian Academics Ask France to Stop Supporting the Anti-Cult Federation FECRIS

  • Restoration Christian Center: Russia Discovers Another Ukrainian “Cult” Conspiracy

    Restoration Christian Center: Russia Discovers Another Ukrainian “Cult” Conspiracy

Keep Reading

  • Russian War Miracles: St. George’s Icon Streams Myrrh to Support Mobilization
    Russian War Miracles: St. George’s Icon Streams Myrrh to Support Mobilization

    Myrrh-streaming icons are not new in the Orthodox tradition, but this one in Onega calls for Russians to serve in the Army rather than escaping abroad.

  • Silantyev, Amelina: Ukrainian “Cults” Have Killed 500 Children in Russia
    Silantyev, Amelina: Ukrainian “Cults” Have Killed 500 Children in Russia

    Propaganda journalist Yana Amelina joined the anti-cult leader in denouncing bloodthirsty Ukraine-controlled Satanists operating in Russian territory.

  • Russian Leading Anti-Cultist Calls Ukrainians “Nazis,” “Satanists,” and “Cannibals”
    Russian Leading Anti-Cultist Calls Ukrainians “Nazis,” “Satanists,” and “Cannibals”

    Archpriest Alexander Novopashin is vice-president of Russia’s largest anti-cult organization, and still styles himself as a “corresponding member” of FECRIS.

  • “They Kill Russian Children, Cats, and Pigeons”: Russian Anti-Cultists Accuse Ukraine of Spreading Imaginary “Cults” in Russia
    “They Kill Russian Children, Cats, and Pigeons”: Russian Anti-Cultists Accuse Ukraine of Spreading Imaginary “Cults” in Russia

    Roman Silantyev insists that “Columbine Satanism” and MKU (Maniacs: Murder Cult) work for Ukraine in Russian territory. They do not exist, but the FSB arrests hundreds of alleged members anyway.

Primary Sidebar

Support Bitter Winter

Learn More

Follow us

Newsletter

Most Read

  • Pro-Chinese Propaganda by The World Muslim Communities Council: Uyghurs Strike Back by Gulfiye Y
  • Zhanargul Zhumatai: “Help Me, I Just Want to Leave China” by Ruth Ingram
  • L. Ron Hubbard, Scientology, and the Visual Arts. 1. The Aesthetic Mind by Massimo Introvigne
  • Stricter Rules on Private Tutoring Protect Ideology Rather than Parents by Wang Zhipeng
  • Japan Religious Donations Law. 4. The Return of Brainwashing by Massimo Introvigne
  • Hong Kong: Christian Scholar Peng Manyuan Released but Not Rehabilitated by Gladys Kwok
  • The Weaponization of the CCP’s “Zero COVID” Against Tibet by Marco Respinti
  • L. Ron Hubbard, Scientology, and the Visual Arts. 3. Art as Communication by Massimo Introvigne
  • L. Ron Hubbard, Scientology, and the Visual Arts. 4. Art and Illustration by Massimo Introvigne
  • L. Ron Hubbard, Scientology, and the Visual Arts. 5. Professionals vs. Amateurs by Massimo Introvigne

CHINA PERSECUTION MAP -SEARCH NEWS BY REGION

clickable geographical map of china, with regions

Footer

Instant Exclusive News
Instant Exclusive News

EDITORIAL BOARD

Editor-in-Chief

MASSIMO INTROVIGNE

Director-in-Charge

MARCO RESPINTI

ADDRESS

CESNUR

Via Confienza 19,

10121 Turin, Italy,

Phone: 39-011-541950

E-MAIL

We welcome submission of unpublished contributions, news, and photographs. Each submission implies the authorization for us to edit and publish texts and photographs. We reserve the right to decide which submissions are suitable for publication. Please, write to INFO@BITTERWINTER.ORG Thank you.

Newsletter

Follow us

LINKS

orlir-logo hrwf-logo cesnur-logo

Copyright © 2023 · Bitter Winter · PRIVACY POLICY· COOKIE POLICY