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Religiosamente irreligioso. Pietro Gori, il profeta ribelle, celebrato a Rosignano

by | Aug 18, 2025 | Documents and Translations, Italian

Il 14 agosto è stato il 160° anniversario della nascita del famoso anarchico, che ha vissuto le sue convinzioni politiche come se fossero una religione.

di Massimo Introvigne

Manifesto per le celebrazioni del 160° anniversario a Rosignano Marittimo.
Manifesto per le celebrazioni del 160° anniversario a Rosignano Marittimo.

Il 14 agosto ero anch’io a Rosignano Marittimo, una tranquilla cittadina toscana dal cuore ribelle, per partecipare alle celebrazioni del 160° anniversario della nascita di Pietro Gori. Il programma prevedeva un concerto e una visita guidata al “Fondo Pietro Gori”, una preziosa collezione ospitata dal museo archeologico locale.

Gori (1865-1911) è stato il poeta, avvocato e agitatore anarchico più famoso d’Italia. I suoi versi hanno animato esuli. I suoi discorsi hanno sconvolto regimi. Rosignano, vicino alla mia Castellina Marittima, è il luogo di origine di sua madre. È dove riposa Gori e dove il “Fondo” conserva la sua scrivania, la biblioteca, lettere, fotografie, e cimeli della sua vita da giramondo, tra cui, curiosamente, un coccodrillo che potrebbe provenire dal Sud America, a meno che non sia egiziano.

Il coccodrillo di Gori. Fondo Pietro Gori, Rosignano Marittimo.
Il coccodrillo di Gori. Fondo Pietro Gori, Rosignano Marittimo.

Il Fondo ha aperto le sue porte per l’anniversario. Ho partecipato a una visita guidata che ha ripercorso i viaggi di Gori negli Stati Uniti, in Palestina, in Egitto e in Argentina, dove esplorò la Patagonia con il pittore Angiolo Tommasi (1858-1923), anche lui toscano e attivo nel movimento dei Macchiaioli.

Una delle foto scattate da Gori in Egitto e conservate nel Fondo Pietro Gori.
Una delle foto scattate da Gori in Egitto e conservate nel Fondo Pietro Gori.

In Argentina, Gori fu cofondatore di “Criminologia Moderna”, una rivista che attirò importanti esponenti del mondo accademico. La sua influenza sul Paese sudamericano fu profonda, ma oggi è quasi completamente dimenticata.

Gori in Argentina and an issue of “Criminologia moderna,” whose collection is preserved in Rosignano Marittimo.
Gori in Argentina e un numero di “Criminologia moderna”, la cui collezione è conservata a Rosignano Marittimo.

Ma Gori era più di un intellettuale cosmopolita. Era un uomo posseduto: da un’idea. Non si sposò mai, non ebbe mai relazioni sentimentali e nella sua canzone “Amore ribelle” dichiarò di essere sposato con l’anarchia. Leda Rafanelli (1880-1971), sua amica e compagna di anarchia (che si convertì a una sua personale forma di Islam), racconta un aneddoto delizioso: la sorella di Gori cercò di combinargli un matrimonio con una ricca ereditiera americana. La donna era innamorata, ma Gori, per nulla impressionato, optò invece per un taglio di capelli radicale, metà rasato, metà selvaggio, repellente per qualsiasi donna, e scrisse “Amore ribelle” come dichiarazione di fedeltà alla sua causa. “All’amor tuo preferisco l’idea”, cantava. Non era solo un testo, era un voto.

La scrivania di Gori, Fondo Pietro Gori, Rosignano Marittimo. Sono visibili anche un ritratto di sua madre e il suo diploma di laurea in giurisprudenza all’Università di Pisa.
La scrivania di Gori, Fondo Pietro Gori, Rosignano Marittimo. Sono visibili anche un ritratto di sua madre e il suo diploma di laurea in giurisprudenza all’Università di Pisa.

Il fervore di Gori non si limitava alla ribellione poetica. Era un militante anticlericale e il suo attivismo era spesso rivolto contro la Chiesa cattolica. Nel 1909, quando l’educatore anarchico spagnolo Francisco Ferrer Guardia (1859-1909) fu giustiziato con l’accusa, infondata, di incitamento alla violenza, per molti su istigazione della Chiesa cattolica (era un anticlericale feroce), Gori partecipò all’ondata di proteste anticattoliche che travolse l’Italia.

Queste manifestazioni non erano solo politiche, ma anche a modo loro liturgiche, complete di inni, martiri e testi sacri. Con i loro rituali, i loro canti e la loro devozione senza compromessi, Gori e i suoi compagni possono essere studiati attraverso la lente dei movimenti religiosi. La loro “fede” era l’anarchismo, la loro “chiesa” la barricata, e i loro santi coloro che morivano resistendo all’oppressione. In questo senso, l’anarchismo toscano non era solo un’ideologia politica, ma un atteggiamento spirituale.

La tomba di Pietro Gori nel cimitero di Rosignano Marittimo.
La tomba di Pietro Gori nel cimitero di Rosignano Marittimo.

E così, mentre mi trovavo nel museo accanto alla scrivania di Gori e al suo coccodrillo, non ho potuto fare a meno di riflettere sul paradosso: un uomo che rifiutava la religione, ma che ha ispirato un movimento con tutte le caratteristiche di una religione. Un uomo che disprezzava l’amore romantico, ma che ha scritto versi che hanno sedotto generazioni. Un uomo che morì da ribelle, ma la cui memoria è ora ufficialmente celebrata, anche nella stessa città da cui un tempo dovette fuggire, inseguito dalla polizia. Pietro Gori non si limitò a vivere l’anarchismo, lo incarnò. E a Rosignano, nel giorno del suo 160° compleanno, la sua fede religiosamente irreligiosa è risuonata ancora una volta.

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